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Salute: integratori detox con estratti del tutto naturali

Prendersi cura del proprio corpo, favorendo il corretto funzionamento degli organi, è una attività imprescindibile ai fini del risultato auspicabile, che è come da tutti desiderato, una buona salute. Prima ancora di procedere verso le attività motorie, una alimentazione corretta ed una buona qualità della vita, è necessario anche pulire l’organismo dalle tossine che lo appesantiscono attraverso i cibi o le bevande che risultino del tutto naturali, e grazie anche a integratori detox.

Integratori con sette estratti naturali

Un eccellente prodotto utile allo scopo di mantenersi in buona salute è  senza dubbio la linea di “Aquilea Detox”. Si tratta infatti di un integratore alimentare che ospita ben sette estratti naturali. Contiene la viola del pensiero, che ad esempio favorisce le funzioni depurative del corpo e garantisce il benessere della pelle. E poi il carciofo ed il lino che hanno la funzione di favorire il metabolismo dei lipidi. Sono presenti peraltro equiseto e boldo, eccezionali ai fini della funzionalità delle vie urinarie.

Aquilea Detox contiene ben sette estratti naturali ma è, invece, del tutto privo di glutine, di lattosio e di coloranti. Il suo utilizzo è facilissimo. Per iniziare a stare meglio grazie all’azione di questi integratori, è sufficiente assumere uno stick ogni giorno, diluito in un litro d’acqua; basterà berne un po’ alla volta durante la giornata.

Il produttore, Aquilea, studia il benessere del corpo da quarantacinque anni anteponendo la qualità del suoi prodotti a qualsiasi altra considerazione, anche di tipo economico. Contattare la ditta, inoltre, è facile: si può fare in tutta tranquillità attraverso Internet: gli specialisti che fanno parte del suo staff, risponderanno via e- mail a qualsiasi quesito. Di questi tempi, Aquilea si pone come condottiero di qualità in difesa del nostro benessere. E non è poco, in un mondo sintetico, avere a disposizione un integratore con estratti completamente naturali.

Neuropsichiatria infantile a Pavia, a cosa serve

La Neuropsichiatria Infantile è una delle discipline specialistiche mediche che si occupa di valutare lo sviluppo neuro psicomotorio dell’età evolutiva, che abbraccia la fascia di età dagli 0 ai 18 anni. Questa branca della medicina va ad approfondire eventuali disturbi neurologici o psichici. Le patologie neurologiche o psichiatriche possono essere di origine ereditaria o acquisite da fattori esterni e possono compromettere sul lungo termine lo sviluppo del bambino. Se hai bisogno di una consulenza di neuropsichiatria infantile a Pavia, vediamo a cosa serve e quando è assolutamente necessaria.

Cos’è la neuropsichiatria infantile

Il neuropsichiatra si occupa di seguire tutte le problematiche psichiatriche e neurologiche durante la fase dell’infanzia e dell’adolescenza. Diventare un neuropsichiatra infantile non è semplice, soprattutto perché bisogna prima laurearsi in Medicina e Chirurgia e solo successivamente specializzarsi in neuropsichiatria infantile: il corso di specializzazione ha la durata di quattro anni.

Tra i pazienti più piccoli, uno dei disturbi più comuni è indubbiamente quello dell’apprendimento, che può manifestarsi attraverso la dislessia, la discalculia o la disortografia. In questo caso bisogna procedere con un percorso di riabilitazione specifico, supportato ovviamente da un logopedista esperto. Sebbene i disturbi dell’apprendimento non vengano causati da problematiche psicologiche, possono tuttavia arrivare a manifestarsi, ed è il motivo per cui è molto importante riuscire a chiarire nell’immediato la situazione.

Neuropsichiatria infantile a Pavia, quando è utile?

Se si sospettano eventuali disturbi, è importante non rimandare e richiedere una consulenza immediata su https://viavolta18bambini.it/professionalita/neurologia-neuropsichiatria-infantile/.

Alcuni dei disturbi psichiatrici del bambino si manifestano mediante l’ansia e lo stress, oltre che eventuali sbalzi di umore. Possono essere dipesi da numerosi fattori, ed è per questo che si rende essenziale un percorso di valutazione e interventi mirati per individuare il disturbo e per proporre una soluzione immediata.

La neuropsichiatria infantile tratta anche traumi psicologici nell’infanzia o adolescenza, come depressione, disturbi alimentari, da attacchi di panico o personalità.

Dove sottoporsi all’intervento di cataratta a Firenze

La cataratta è una patologia che riguarda il cristallino, ovvero quella parte dell’occhio che svolge la funzione di lente e permette di avere una visione a fuoco perfetto. Nel corso degli anni, a causa dei processi di invecchiamento, ma talvolta anche per una predisposizione congenita o per la sovrapposizione di ulteriori patologie sia degli occhi che di altri organi, tra cui il diabete e il glaucoma, il cristallino si opacizza fino a perdere la trasparenza, e di conseguenza ad impedire la visione.

Non esistono cure che possano risolvere questo problema: l’unica risoluzione è chirurgica, e consiste nell’asportazione del cristallino opacizzato, sostituendolo con una lente artificiale. Per chi deve sottoporsi ad un intervento di cataratta a Firenze, rivolgendosi al settore oculistico del Florence Medical Center è possibile ricevere un consulto specialistico e sottoporsi ad una serie di accertamenti, per poi procedere con la rimozione del cristallino e l’impianto della lente.

Si tratta in un intervento che, per quanto sia complesso e richieda esperienza e competenza, ha una durata molto breve, circa un quarto d’ora, è indolore e permette al paziente di tornare a casa dopo poche ore, poiché l’anestesia è esclusivamente locale, sotto forma di gocce oculari.

Professionalità e affidabilità per gli interventi di cataratta a Firenze

Come abbiamo detto, la cataratta non può essere curata con altri metodi che non siano l’intervento, certo si può in parte prevenire svolgendo una vita regolare, con un’alimentazione corretta, un costante esercizio fisico ed escludendo fumo, alcol e altre sostanze potenzialmente dannose. Tuttavia, molto spesso si tratta di una situazione tipica dell’età avanzata, che richiede quindi la chirurgia.

Rivolgersi a centro oftalmico di Firenze significa poter contare su un’equipe di medici specialisti, in possesso di profonde competenze in questo campo e a conoscenza delle tecniche chirugiche più innovative, permettendo ai pazienti che soffrono di questo problema di riacquistare rapidamente la vista e riprendere subito la vita e le abitudini di ogni giorno.

Un centro specializzato nel trattamento per lo scompenso cardiaco a Roma

Lo scompenso cardiaco è una patologia molto diffusa e, per quanto sia più comune tra i soggetti di età piuttosto avanzata, non è raro che si presenti anche in età più o meno giovane o che addirittura si tratti di un problema congenito.

Clinicamente, si intende come scompenso l’incapacità del muscolo cardiaco di portare un sufficiente flusso di sangue a tutti gli organi, con il risultato di una serie di disturbi e di disagi che possono arrivare ad essere invalidanti.

Per evitare che si presenti questo problema, il consiglio migliore è quello di cercare di prevenirlo, tuttavia non è così semplice, poiché molto spesso lo scompenso in fase iniziale non dà alcun sintomo, o comunque si tratta di disturbi molto lievi e non è raro che vengano trascurati. Il Dottor Alessndro Battagliese offre un trattamento per lo scompenso cardiaco a Roma rivolgendosi sia a chi soffre già da tempo di questo disturbo, sia a chi è ancora nelle prime fasi e svolge una vita normale.

Purtroppo, si tratta di una patologia progressiva che permette solo di trattare e ridurre i sintomi, tuttavia con una diagnosi corretta e le cure ideali, è possibile ridurre moltissimo i sintomi, rallentare notevolmente il peggioramento e permettere ai pazienti di migliorare la propria qualità di vita.

In cosa consistono i trattamenti per lo scompenso cardiaco a Roma

Trattamenti e terapie per lo scompenso variano da un paziente all’altro, e consistono inizialmente in una terapia farmacologica idonea e dosata in base alle specifiche esigenze, alla quale si deve aggiungere uno stile di vita corretto, prestando attenzione al bilancio idrico per evitare gli edemi, riducendo il sale e svolgendo una moderata ma costante attività fisica.

In alcuni casi, per rallentare ulteriormente il decorso e permettere ai pazienti di svolgere una vita normale, può essere necessario impiantare un dispositivo elettronico che provveda a risincronizzare, se necessario, l’attività cardiaca, quale può essere un pace maker o un defibrillatore.

Narcolessia: cos’è e come si cura

La narcolessia è un disturbo neurologico caratterizzato da un’eccessiva sonnolenza diurna. In particolare, una persona narcolettica è soggetta a veri e propri attacchi di sonno, che possono durare pochi minuti e arrivano improvvisamente. Si tratta perciò di una patologia realmente invalidante, che rischia di compromettere le normali attività della vita quotidiana. Chi soffre di questo disturbo deve perciò prenderne consapevolezza e agire quanto prima. La narcolessia, tuttavia, è una malattia subdola, che soprattutto nelle prime fasi, non è facilmente diagnosticabile. Qualcuno, ad esempio, potrebbe attribuire gli attacchi di sonno ad un periodo di eccessiva stanchezza. Tuttavia, è bene non sottovalutare i sintomi e fare caso anche ad altre problematiche che si manifestano in chi soffre di questa patologia.

Narcolessia: come riconoscere i sintomi

Il narcolettico, ad esempio, oltre a soffrire di attacchi di sonno, lamenta spesso anche cataplessia, ovvero un’improvvisa perdita del tono muscolare in seguito a una forte emozione. Può capitare, ad esempio, che la persona imbarazzata o in preda a rabbia perda improvvisamente la forza muscolare, cadendo a terra.

Non solo, la narcolessia porta anche allucinazioni ipnagogiche, ovvero sogni ad occhi aperti che producono uno stato di confusione nel malato, interferendo anche con la realtà. Infine, chi soffre di narcolessia è soggetto anche a paralisi del sonno. Questa paralisi si verifica in fase di addormentamento oppure al risveglio. Il paziente risulta come paralizzato, anche se è completamente cosciente.

Narcolessia: come si cura

E’ chiaro quindi che tutti questi sintomi portano una serie di disagi nella vita di tutti i giorni. Per questo motivo la narcolessia, una volta diagnosticata, deve essere assolutamente curata. In questi casi, è possibile rivolgersi a terapisti e medici del sonno, che si occuperanno di studiare la malattia ed elaborare un piano di cura personalizzato e che tenga conto delle esigenze del paziente.

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